FONDO ROTATIVO INVESTIMENTI PER L’AREA DI PIOMBINO

( Agevolazioni, Credito e Finanza, Assicurazioni )

FONDO ROTATIVO INVESTIMENTI PER L’AREA DI PIOMBINO

Agevolati gli investimenti nell’area di crisi di Piombino.

La Regione Toscana ha approvato il bando sul fondo rotativo destinato agli investimenti delle Pmi nell’area di crisi di Piombino, disponendone l’apertura dal 7 marzo con un plafond di 8 milioni di euro.

Il relativo decreto 650/2016, in fase di pubblicazione sul Burt, è reperibile al seguente link: http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/DettaglioAttiD.xml?codprat=2016AD00000000531

Il provvedimento rientra nel pacchetto di incentivi dal valore complessivo di 32 milioni indirizzato agli investimenti imprenditoriali nell’area di crisi che, oltre a Piombino, comprende i Comuni di Campiglia Marittima, San Vincenzo e Suvereto. La misura si affianca, infatti, al bando nazionale da 20 milioni chiuso da Invitalia lo scorso 11 febbraio (con 9 domande pervenute per una richiesta di 67 milioni), e arriva subito dopo i protocolli di insediamento che la Regione aveva aperto il 1° febbraio scorso con un plafond di 4 milioni e che sono stati sospesi per necessità di ricognizione delle risorse rispetto alle domande presentate.

Possono partecipare ai finanziamenti del fondo rotativo per Piombino, le Pmi di qualsiasi settore economico, fatta eccezione per l’agricoltura, che intendono realizzare un investimento in attivi materiali e/o immateriali finalizzato a installare un nuovo stabilimento, ampliarne uno esistente e alla diversificazione o trasformazione dei processi produttivi.

La partecipazione è aperta anche alle imprese che hanno già usufruito di agevolazione su altri bandi dei fondi rotativi regionali, purché alla data di presentazione della domanda abbiano chiesto l’erogazione a saldo del precedente aiuto concesso.

I programmi agevolabili devono prevedere una spesa compresa tra 42mila euro e 1milione di euro ed essere realizzati entro 8 mesi dall’ammissione a finanziamento.

Tra i costi finanziabili rientrano: macchinari e attrezzature, impianti industriali, edifici, opere murarie nella misura del 50% del totale, mezzi di trasporto, terreni purché nel limite del 10% sull’ammontare complessivo, spese per diritti di brevetto o licenze. Per lo svolgimento di attività commerciali e turistiche sono agevolabili anche gli investimenti per l’installazione e il potenziamento di apparati di sicurezza e per l’ammodernamento delle strutture, con ammissibilità delle spese di arredo e per progetti di e-commerce.

L’aiuto consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% dell’investimento, che arriva al 70% se a farne richiesta sono giovani imprenditori entro i 40 anni o donne, da rimborsare alla Regione entro 5 anni per programmi fino a 300.000 euro ed entro 8 anni per importi superiori. Per le società di capitali è prevista la possibilità di chiedere un prestito partecipativo a tasso zero di importo pari al 100% del valore dell’aumento di capitale sottoscritto dall’assemblea dei soci e pari al valore degli investimenti.

Le domande devono essere presentate in via telematica a Toscana Muove a partire dalle ore 9 del 7 marzo e fino alle ore 17 del 30 aprile, salvo sospensioni della misura per esaurimento delle risorse.

Il bando prevede la pubblicazione degli esiti entro i 90 giorni successivi alla chiusura, una volta effettuata la valutazione dei programmi sulla base dei criteri previsti, che attribuiscono premialità per i nuovi stabilimenti, la trasformazione dei processi produttivi, l’aumento della sicurezza sui luoghi di lavoro, il possesso di certificazioni ambientali e sociali, l’incremento occupazionale, e che danno priorità alle imprese con rating di legalità.

FI  9 – 3/2016

Rif. 
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