BANDO MICROINNOVAZIONE (EX SERVIZI QUALIFICATI)

( Agevolazioni, Credito e Finanza, Assicurazioni )

BANDO MICROINNOVAZIONE (EX SERVIZI QUALIFICATI)

Graduatorie 2015 e anticipazioni apertura 2016.

Di seguito alcune informazioni sull’attività della Regione in riferimento al bando “microinnovazione” (ex servizi qualificati).

Per quanto riguarda le aperture del 2015, gli uffici hanno approvato un decreto con tutti i progetti ammessi a finanziamento inclusi quelli presentati entro l’ultima scadenza di fine ottobre.

L’atto, con i numerosi allegati, è scaricabile a questo link: http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/DettaglioAttiD.xml?codprat=2016AD00000000559.

Su un totale di 330 domande ammesse ne sono state finanziate 121 per 2,6 milioni di contributi. Sui restanti 209 progetti, che richiedono 3,8 milioni di finanziamenti, l’Assessore Ciuoffo si è espresso nell’ultima riunione della Giunta regionale garantendo una copertura integrale attraverso scorrimenti nei prossimi mesi. In particolare, è stato chiarito che la Regione non procederà ad una nuova apertura del bando fino a quando non sarà esaurita tutta la graduatoria 2015.

Gli uffici regionali sono comunque già impegnati a definire le nuove versioni del catalogo servizi e del regolamento per la riapertura dello strumento nel 2016, al momento ipotizzata tra la fine di aprile e il mese di maggio. Dalle informazioni raccolte abbiamo appreso che il bando riaprirà con alcune modifiche e molte conferme rispetto al regolamento che ha operato lo scorso anno ai sensi del decreto 6439/2015. Tra le novità:

– l’estensione dei benefici, finora destinati alle imprese del manifatturiero (industria, artigianato, cooperazione e altri servizi alla produzione), al comparto terziario incluse le aziende turistiche, l’editoria, ecc.;

– la riduzione dei tempi per la valutazione dei progetti, che sarà effettuata con cadenza mensile anziché trimestrale;

– per i progetti relativi ai servizi di primo sostegno all’innovazione (tipologia A del catalogo servizi) la previsione di modalità semplificate, nell’accesso e nell’istruttoria, e la riserva del 10% delle risorse con riassorbimento generale in caso di mancata richiesta;

– l’innalzamento dell’intensità di aiuto (fino alle massime consentite) per i servizi a più alto rischio di mercato e minore domanda raccolta ad oggi, tra cui quelli per il temporary management, l’innovazione commerciale e altre categorie previste alla tipologia B del catalogo servizi.

Dovrebbero invece trovare conferma le previsioni del precedente bando che riguardano le modalità di partecipazione, i programmi agevolabili e i costi ammissibili. Come in passato, le micro, piccole e medie imprese potranno concorrere in forma singola o aggregata, a condizione che il raggruppamento/rete sia composto da almeno tre aziende, presentando programmi di taglia non superiore a 50mila euro e non inferiore a 10mila per la micro, 12mila e 500 per la piccola e 20mila euro per la media imprese e per raggruppamenti/reti.

Tra i costi ammissibili rientreranno sempre quelli immateriali delle tre diverse tipologie previste: brevetti, con copertura delle spese per la registrazione, tutela e traduzione; personale altamente qualificato, che sia messo a disposizione della Pmi da parte di università  o di grandi imprese e che abbia almeno cinque anni di esperienza nel settore; consulenze, incluse le spese per servizi di assistenza, formazione e sostegno alla innovazione tra cui ricerche di mercato, test sperimentali oltre che la fornitura di locali e laboratori prove. Anche l’aiuto continuerà a essere un contributo in conto capitale variabile dal 20% al 60% in base al tipo di servizio richiesto e alla dimensione aziendale.

FI 11 – 3/2016

Rif.
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