AMMINISTRATIVE 2024, UNA NUOVA OCCASIONE PER COSTRUIRE UNA STRATEGIA CONDIVISA TRA I SISTEMI ECONOMICO E ISTITUZIONALE

( Comunicati Stampa )

AMMINISTRATIVE 2024, UNA NUOVA OCCASIONE PER COSTRUIRE UNA STRATEGIA CONDIVISA TRA I SISTEMI ECONOMICO E ISTITUZIONALE

Il Gruppo Imprenditori Valdarno di Confindustria Toscana Sud insieme al Comitato delle categorie economiche del Valdarno aretino presenta le proprie proposte ai candidati

Amministrative 2024 dell’8 e 9 giugno; anche il Comitato delle Categorie economiche del Valdarno fa sentire la propria voce.

Sei Comuni del Valdarno aretino al voto: “Per il Comitato delle categorie economiche del Valdarno si tratta di una fondamentale occasione per attivare un confronto che dovrà rimanere stabile ed efficiente per i prossimi 5 anni – affermano il Portavoce (Federica Vannelli) e i Presidenti di CNA (Paolo Pernici), Confartigianato (Daniele Beligni), Confindustria (Daniele Gualdani), Confapi (Carlo Cioni), Confcommercio (Federica Vannelli e Paolo Mantovani) e Confesercenti (Simona Ferrini). E’ fondamentale stabilire oggi strategie di sviluppo integrato, individuare obiettivi condivisi, agire in modo coeso per lo sviluppo complessivo di un’area sempre più complessa ed interdipendente come quella del Valdarno. I problemi con i quali ci confrontiamo sono in larga parte di dimensione sovracomunale e pertanto presuppongono risposte dello stesso ordine di grandezza. Già da tempo sollecitiamo l’armonizzazione degli strumenti amministrativi, dei regolamenti e dei tributi locali della vallata, così come la razionalizzazione nella gestione dei servizi di pubblica utilità”.

CNA, Confartigianato, Confindustria, Confapi, Confcommercio e Confesercenti hanno quindi messo a punto un documento che è alla base del confronto con i candidati a sindaco del territorio.

Quattro incontri si sono già tenuti con i candidati a Sindaco del Comuni di Bucine, S. Giovanni V.no, Loro Ciuffenna e Castelfranco Piandiscò e il prossimo si terrà il 3 di giugno con i candidati dei Comuni di Terranuova B.ni e Cavriglia.

Questi i punti principali del confronto: contenimento della pressione fiscale e sostegno alle imprese, viabilità e infrastrutture, sicurezza, nuove politiche per i centri storici e turismo, politica condivisa per lo sviluppo del Valdarno.

Quest’ultimo rappresenta il cardine della proposta: “sarebbe un esempio di moderna cultura urbana e darebbe una spinta innovativa alla crescita competitiva della vallata. Piena adesione, quindi, ad un percorso in grado di far dialogare soggetti pubblici e privati e di mettere in rete politiche, interessi e obiettivi per definire il ruolo e le potenzialità del territorio e far si che ciascuno assuma responsabilità e impegni concreti, come è avvenuto per la costituzione dell’Ambito Turistico del Valdarno. Siamo convinti che un più razionale disegno istituzionale possa restituire fiducia anche alla voglia di intraprendere”.

Per quanto riguarda la pressione fiscale “chiediamo di contenere al livello più basso possibile il prelievo per i tributi locali in un periodo economico difficile che vede le nostre aziende impegnate verso una importante ripresa economica”.

Indispensabile è il sostegno alle imprese: “sollecitiamo la riduzione degli oneri di urbanizzazione e suolo pubblico per quegli imprenditori che intendono realizzare una nuova azienda o ampliare quella esistente. Crediamo che sia assolutamente indispensabile programmare la realizzazione di infrastrutture per incentivare l’economia.”

In merito alla viabilità, le Categorie esprimono apprezzamento per la definizione del progetto della nuova viabilità tra le Coste e Casello Autostradale e la sua realizzazione per quanto di competenza locale; tuttavia, al fine di una sua concreta utilità, sollecitano l’impegno degli amministratori locali per una azione politica su Autostrade per l’Italia S.p.A. per la realizzazione completa nel più breve tempo possibile (terza corsia autostradale e opere accessorie).

Oltre al sistema viario, le Categorie ritengono fondamentale monitorare e potenziare le altre infrastrutture indispensabili per il territorio, come il sistema delle acque (depuratori ecc.) e le infrastrutture tecnologie e di innovazione (coperture di rete, ecc.).

Per quanto riguarda la sicurezza, purtroppo tema di sempre più pressante attualità a seguito dei gravi episodi di criminalità che si verificano nel nostro territorio, il Comitato ribadisce la necessità di una sinergia tra i Comuni per avere forza nei confronti degli organi competenti al fine di potenziare il controllo del territorio, anche attraverso un sistema di videosorveglianza coordinato tra gli organi di vigilanza e le imprese.

Dalle categorie arriva anche un altro monito importante: “di questo passo, in pochi anni cambierà la fisionomia dei nostri centri storici. Il commercio con il Covid potrebbe aver subìto un colpo devastante. Ora più che mai bisogna incentivare le attività che vogliono aprire o le attività esistenti che vogliono ristrutturare, ammodernare o rinnovare attraverso l’abbattimento degli oneri di urbanizzazione e del canone unico, ma anche utilizzando bandi specifici che diano alle attività contributi a fondo perduto. E’ necessario riportare nei centri storici anche attività artigianali, di servizi, direzionali, agevolando i cambi di destinazione d’uso dei locali esistenti.”

Le categorie suggeriscono, inoltre, una programmazione più coordinata fra i diversi ambiti che s’incrociano nei centri storici, come attività economiche, turismo, cultura, al fine di intercettare al meglio i flussi turistici ed economici.

“Il turismo, vista la crescita importante di presenze nel nostro territorio, può essere un volano di crescita, ma è necessario ripensarlo con una nuova strategia poiché deve diventare sempre più circuito virtuoso per l’intero territorio.

Chiediamo di pensare il Valdarno e le sue funzioni in chiave unica e turistica puntando sulla valorizzazione coordinata e sistemica delle nostre specificità che vanno fatte conoscere maggiormente.”

Le categorie tornano, quindi, di nuovo, anche sul turismo, a chiedere una vera politica condivisa e partecipata di vallata.

Secondo il Comitato è necessario che ogni Comune investa risorse proprie, che convoglieranno poi con quelle dell’Ambito Turistico, in modo da poterle investire quanto prima sul rafforzamento di un’identità unica di territorio e sullo sviluppo di servizi riservati ai turisti che li portino a circolare maggiormente nei vari Comuni appartenenti all’ambito.

“Un ruolo fondamentale potranno svolgerlo anche gli operatori turistici e commerciali, ma devono essere guidati, formati ed soprattutto informati sui servizi fruibili che il territorio offre, anche attraverso materiale cartaceo.”

Le organizzazioni delle imprese sono convinte che per il vero sviluppo del territorio, sia necessaria una grande capacità di governo, ma ancora di più sia essenziale una grande coesione di tutti gli attori (pubblici e privati) che contribuiscono allo sviluppo del sistema locale, accompagnata da un dialogo aperto e responsabile fra tutte le forze in gioco.

In allegato la foto del Comitato delle Categorie economiche del Valdarno

Rif. Luisa Angioloni – Tel. 0575399442 – e-mail: l.angioloni@confindustriatoscanasud.it