DA BIBBIENA NUOVE SOLUZIONI PER IL TRASPORTO INTEGRATO

( Network Associati )

DA BIBBIENA NUOVE SOLUZIONI PER IL TRASPORTO INTEGRATO

Dall’accordo fra Baraclit, Gruppo FS e Grendi nasce un sistema intermodale a basse emissioni

La nuova sinergia ferro-gomma-mare parte dalla provincia di Arezzo. Obiettivo: spingere per il trasporto integrato e sostenibile di prodotti in calcestruzzo di grandi dimensioni. Grazie alla collaborazione tra il gruppo Baraclit, il Polo Logistica del Gruppo Fs e il Gruppo Grendi, per la prima volta in Italia i prodotti di calcestruzzo viaggiano prima in treno, poi con un trasporto marittimo nazionale fino in Sardegna e, infine, con una consegna via camion di ultimo miglio. Una combinazione di modalità di trasporto che ottimizza la resa e minimizza al massimo possibile l’impatto ambientale.

I prodotti in calcestruzzo, lavorati da Baraclit nel suo stabilimento di Bibbiena (AR), vengono caricati sul treno direttamente in fabbrica e, grazie a Trasporto Ferroviario Toscano – TFT e Mercitalia Rail, raggiungono in poche ore il porto di Marina di Carrara. Una modalità che permette di togliere dalle strade della Toscana 600 camion e, secondo le stime di calcolo del Polo Logistica, evitare l’emissione di circa 210 tonnellate di CO2 rispetto al trasporto con mezzo pesante su strada. “Questa sinergia è un esempio concreto di come stiamo implementando la nostra strategia di posizionamento nel mercato della logistica“, spiega Sabrina De Filippis, Ad di Mercitalia Logistics. “È il primo esempio – continua – di integrazione coordinata di tre modi di trasporto delle merci: ferro- nave-gomma. Un approccio che parte prima di tutto dell’innovazione culturale che sta vivendo il polo della logistica del Gruppo FS: il cliente e la sua domanda al centro dei processi operativi, le partnership e le sinergie quali must del piano industriale, la sostenibilità ambientale, economica e sociale come faro per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi che vogliamo raggiungere per diventare player europeo della logistica“.

Il carico, posizionato su apposite cassette, viene imbarcato da Grendi sulla propria nave diretta a Cagliari dove il materiale, una volta sbarcato, viene stoccato e, infine, trasferito su camion per gli ultimi chilometri, raggiungendo la destinazione finale di Elmas per la realizzazione di un centro commerciale. “Questa iniziativa congiunta è una declinazione concreta della logistica progettuale innovativa che guida lo sviluppo del nostro gruppo che, da società benefit, punta costantemente sull’efficienza dei trasporti e sulla sostenibilità”, precisa Antonio Musso, Ad di Grendi Trasporti Marittimi. “Uno dei nostri obiettivi – sottolinea – è fornire servizi integrati per limitare i traffici pesanti soprattutto su percorsi stradali congestionati e poco sicuri, in modo da ridurre emissioni e costi collegati. L’intermodalità ferroviaria è quindi un impegno del Gruppo Grendi nella costruzione di una logistica ad impatto positivo”. Con questo progetto l’efficienza operativa ed economica sposa le sostenibilità in termini di diminuzione dell’impatto ambientale dimostrando che sia possibile perseguire questi obbiettivi in modo sinergico. Un esempio virtuoso di mobilità mista, unico nel suo genere, per sviluppare una rete intermodale a basse emissioni, in linea con gli obiettivi sostenibili delle tre aziende.

Conclude il Ceo di Baraclit, Luca Bernardini:Fin da subito abbiamo fortemente creduto in questo progetto di mobilità sostenibile, impegnandoci per creare un sistema di rete intermodale a basse emissioni in partnership con Polo Logistica FS, che ha manifestato un concreto e rinnovato interesse per il trasporto merci, e il Gruppo Grendi, con il quale avevamo già in passato stretto una proficua collaborazione per spedire via nave i nostri manufatti verso la Sardegna. Baraclit, ancora una volta, ha potuto dimostrare la propria capacità organizzativa e la caratteristica (unica nel settore) di possedere un collegamento diretto tra lo stabilimento produttivo di Bibbiena (AR) e il sistema ferroviario nazionale, un tronchetto di raccordo che ci permette di caricare sul treno gli elementi prefabbricati dal cuore della fabbrica“.

Il settore dei trasporti e della logistica deve affrontare sfide complesse e raggiungere traguardi ambiziosi sia a livello nazionale che europeo, uno tra tutti la riduzione delle emissioni di CO2 dei trasporti del 90% entro il 2050. Per centrare l’obiettivo di decarbonizzazione dell’Unione Europea è essenziale aumentare lo shift modale promuovendo una rete di trasporto intermodale dove è la ferrovia a guidare la logistica nel nostro Paese e continentale. Il Polo Logistica del Gruppo FS, nei prossimi dieci anni, ha l’obiettivo di dare una spinta importante al trasferimento del trasporto delle merci verso la modalità ferroviaria per aumentare significativamente la percentuale via treno, oggi ferma all’11%. Per aumentare tale quota, il Polo Logistica si propone come operatore di sistema puntando a espandere il network in Italia e all’estero attraverso partnership e collaborazioni al fine di diventare il player europeo della logistica integrata, compreso il raccordo con il primo e ultimo miglio e la gestione dei terminali e delle piattaforme logistiche per consentire una piena intermodalità mare- gomma-ferro. Intermodalità che diventa la parola chiave necessaria per lo sviluppo dell’intero comparto della logistica e più in particolare per fare del trasporto ferroviario il vettore di trasporto delle merci nelle lunghe distanze (dai 300 chilometri in su), lasciando alla modalità stradale il cosiddetto primo e ultimo miglio. Anche perché ogni camion tolto da strade e autostrade significa tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera.

In allegato l’articolo pubblicato su La Nazione Economia e Lavoro.

Rif. Luisa Angioloni – Tel. 0575399442 – e-mail: l.angioloni@confindustriatoscanasud.it